"Nuova terapia BPCO approvata dall'Ema con propellente ecologico innovativo."
nuova terapia per la BPCO approvata dall'Ema nel 2025, caratterizzata da un innovativo propellente ecologico per un trattamento più sostenibile

L’Ema approva una nuova terapia per la BPCO con un innovativo propellente ecologico

Il 28 luglio 2025, l’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) ha approvato una nuova terapia per la broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ), introducendo un trattamento innovativo a base di budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato ( Bgf ). Questa triplice terapia, già in uso per la gestione della malattia negli adulti, si distingue per l’adozione di un propellente di nuova generazione, con un potenziale di riscaldamento globale quasi nullo. Si tratta di un passo importante verso una maggiore sostenibilità ambientale nel settore farmaceutico.

Innovazione nel trattamento delle malattie respiratorie

La terapia Bgf viene somministrata tramite un inalatore predosato pressurizzato ( pMDI ) e si distingue per l’uso di un propellente ecologico che riduce il potenziale di riscaldamento globale di oltre il 99,9% rispetto ai propellenti tradizionali. Questa innovazione non solo migliora la sostenibilità, ma assicura anche che l’impatto delle emissioni di carbonio sia simile a quello dei farmaci inalatori privi di propellente. La transizione a questo nuovo sistema di somministrazione rappresenta un’evoluzione significativa nella gestione delle patologie respiratorie.

AstraZeneca, l’azienda farmaceutica responsabile dello sviluppo di questa terapia, ha annunciato l’intenzione di avviare la transizione della fornitura della triplice terapia a questo nuovo propellente in Europa. Gli studi clinici hanno confermato la bioequivalenza tra il trattamento con il nuovo propellente e quello attuale, garantendo così la sicurezza e l’efficacia del farmaco. Questo cambiamento è particolarmente rilevante per i pazienti affetti da BPCO e asma, poiché offre accesso a terapie più sostenibili e con un minore impatto ambientale.

Impatto sulla salute e sull’ambiente

Le malattie respiratorie croniche, come la BPCO e l’asma, colpiscono milioni di persone in Europa, influenzando significativamente la qualità della vita. Federico Lavorini, professore di Medicina respiratoria all’Università degli Studi di Firenze, ha sottolineato l’importanza dei farmaci respiratori somministrati tramite inalatori predosati, che rappresentano il 76% del mercato globale. La transizione della triplice terapia a un propellente a basso impatto ambientale è cruciale per garantire la continuità delle cure, consentendo agli operatori sanitari di selezionare la terapia più adatta alle necessità cliniche dei pazienti.

Ruud Dobber, Executive Vice President di AstraZeneca, ha evidenziato come questa transizione non solo risponda ai bisogni dei pazienti, ma contribuisca anche a un futuro più sostenibile. La strategia Ambition Zero Carbon dell’azienda mira a ridurre l’impatto ambientale di tutti i farmaci inalatori predosati entro il 2030, dimostrando un impegno concreto verso la sostenibilità.

Prospettive future e approvazioni internazionali

Il lancio della triplice terapia a base di budesonide/glicopirronio/formoterolo fumarato con il nuovo propellente è già iniziato nel Regno Unito, dove ha ricevuto la sua prima approvazione a maggio 2025. Le autorità regolatorie in Cina e in altri Paesi stanno attualmente esaminando le richieste di autorizzazione per questo innovativo trattamento. AstraZeneca prevede di estendere l’uso del nuovo propellente a tutto il suo portfolio di farmaci inalatori, contribuendo così a una significativa riduzione delle emissioni di gas serra.

Le malattie respiratorie hanno un impatto globale considerevole, e i farmaci inalatori rappresentano solo una parte delle emissioni associate a queste patologie. È fondamentale che le linee guida cliniche si basino su evidenze solide per migliorare la gestione delle malattie respiratorie, riducendo le riacutizzazioni e i ricoveri ospedalieri, contribuendo a un ambiente più sano per tutti.