Posticipato il divieto per le auto diesel Euro 5 in Lombardia
È ufficiale: la Regione Lombardia ha deciso di rinviare il divieto per le auto diesel Euro 5 al primo ottobre 2026. Questo slittamento, approvato tramite un emendamento al decreto Infrastrutture, arriva dopo che il Governo italiano aveva inizialmente programmato il blocco per il primo ottobre 2025. La questione ha generato un ampio dibattito e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Savini, ha preso l’iniziativa per tutelare gli interessi di centinaia di migliaia di automobilisti.
Un provvedimento esteso al bacino padano
Il provvedimento non riguarda solo la Lombardia, ma si estende anche ad altre regioni del Bacino padano, come Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. La Giunta regionale lombarda ha approvato una delibera che posticipa di un anno l’entrata in vigore delle limitazioni alla circolazione per i veicoli diesel Euro 5. Giorgio Maione, assessore all’Ambiente e Clima, ha dichiarato:
> “Questa decisione evita il blocco immediato di oltre 400.000 veicoli e concede più tempo per affrontare in modo equilibrato la transizione. Ci adeguiamo alla norma nazionale e lavoriamo per soluzioni che permettano ai cittadini di continuare a usare i propri mezzi nei grandi centri urbani.”
Cosa cambia dal primo ottobre 2026
A partire dal prossimo anno, il divieto si applicherà specificamente ai Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti, come Milano, Brescia, Monza e Bergamo. Tuttavia, la Regione ha garantito che ci sarà la possibilità di compensare il blocco con altre misure da definire entro quella data. Tra le opzioni disponibili figura il programma Move-In, che consente ai veicoli normalmente esclusi dalla circolazione di circolare, ma con un limite chilometrico specifico. Questo strumento è già in uso per permettere la circolazione di auto più vecchie.
Un rinvio per una transizione sostenibile
La Lombardia, quindi, conferma che il blocco delle auto diesel Euro 5 è rinviato al 2026, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria senza gravare sulle famiglie e sulle imprese. Giorgio Maione ha messo in evidenza l’importanza di affrontare il cambiamento con buon senso e soluzioni pratiche, affermando:
> “L’obiettivo è chiaro: migliorare la qualità dell’aria senza penalizzare famiglie e imprese. Con un anno in più a disposizione, vogliamo affrontare il cambiamento con buon senso e soluzioni concrete.”
In conclusione, il rinvio del divieto rappresenta un’opportunità per pianificare una transizione più sostenibile, garantendo al contempo il diritto alla mobilità per i cittadini lombardi.