"Milano posticipa divieto circolazione motociclette storiche Area B di un anno"
Milano rinvia di un anno il divieto di circolazione per motociclette storiche in Area B, offrendo un'opportunità ai possessori di mezzi d'epoca

Milano posticipa di un anno il divieto di circolazione per motociclette storiche in Area B

Milano sorprende i suoi motociclisti e scooteristi con una novità inaspettata: il Comune ha deciso di posticipare di un anno l’entrata in vigore delle restrizioni per i veicoli a motore inquinanti nell’Area B. La Giunta ha rivisto il piano iniziale, che prevedeva il divieto per i motocicli a quattro tempi con omologazione pre-Euro, Euro 1 ed Euro 2, fissato per il primo ottobre 2025. Pertanto, i motociclisti avranno tempo fino al primo ottobre 2026 per adeguarsi a queste nuove normative.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiarito le motivazioni di questa decisione in una nota ufficiale. Secondo Sala, il rinvio delle limitazioni è stato deciso tenendo conto del numero di motocicli ancora in circolazione che sarebbero stati interessati dai divieti e della necessità di garantire ai cittadini un periodo adeguato per adattarsi. “Riteniamo opportuno proporre un posticipo di un anno dell’entrata in vigore di tali limitazioni. Questo permetterà di accompagnare con maggiore gradualità la transizione e sostenere le fasce di popolazione più esposte, senza compromettere gli obiettivi ambientali”, ha dichiarato il sindaco.

Piu’ tempo per adeguarsi

La decisione della Giunta non rappresenta un passo indietro, ma un gesto di comprensione verso i cittadini, in particolare quelli più vulnerabili alle nuove restrizioni. Il Comune ha voluto garantire un periodo di transizione più ampio per consentire a tutti di adattarsi alle nuove normative. Così come avviene per le automobili, anche i motocicli potranno avvalersi del sistema MoVe-In, un’iniziativa che consente di continuare a circolare, a condizione di rispettare determinati limiti di percorrenza.

L’estensione del sistema MoVe-In ai motocicli e ciclomotori rappresenta un passo significativo verso una mobilità più sostenibile. Questo strumento applica criteri ambientali in modo equo e proporzionale, garantendo un trattamento omogeneo rispetto a quello previsto per le automobili. Si tratta di un dispositivo che consente di continuare a utilizzare veicoli più datati, purché si rispettino specifici limiti di chilometraggio.