Un’analisi effettuata nel 2025 ha rivelato un cambiamento significativo nelle abitudini di viaggio degli italiani. Secondo uno studio condotto da Federalberghi e riportato dal Codacons, si stima che circa il 50% della popolazione non preveda di partire per le vacanze estive. Questo dato evidenzia un trend preoccupante, con un notevole calo di turisti rispetto agli anni passati. Infatti, il numero di italiani che si concederanno una pausa estiva è sceso da 19,9 milioni nel 2019 a soli 17,5 milioni nel 2025, con una perdita di ben 2,4 milioni di vacanzieri.
Le ragioni di questo cambiamento sono molteplici, ma una delle più evidenti è la preferenza per vacanze più brevi, distribuite nei mesi di giugno e settembre, quando i prezzi risultano generalmente più accessibili. Questo nuovo approccio alle ferie riflette una crescente attenzione al budget da parte delle famiglie italiane, che si trovano a fronteggiare costi sempre più elevati.
Aumento dei costi nel settore turistico
Il 2025 si presenta come un anno complesso per il settore turistico, contraddistinto da un notevole incremento delle tariffe. Nonostante l’inflazione generale sembri sotto controllo, le spese legate al turismo hanno subito un significativo aumento. Le statistiche più recenti dell’Istat mostrano che i voli nazionali hanno registrato un rincaro del 38,7% rispetto all’anno precedente, mentre i traghetti hanno visto un incremento del 19,6%. Anche i servizi ricreativi e sportivi, come piscine e parchi di divertimento, hanno visto un aumento dei prezzi pari al 7,7%.
Le cattive notizie non finiscono qui: i pacchetti vacanza nazionali hanno visto un rincaro dell’8,7%, mentre le strutture ricettive, come alberghi e villaggi vacanza, hanno aumentato i loro prezzi rispettivamente del 2,9% e del 3,6%. Anche le case vacanza e i bed & breakfast non sono esenti da questi rincari, con un incremento del 5,9%. I musei e i monumenti storici hanno visto un aumento del 4%, mentre i ristoranti e i bar hanno alzato i loro prezzi del 3% e del 3,8%.
Impatto sulle scelte dei turisti
Questi aumenti di prezzo non sembrano destinati a fermarsi; al contrario, si prevede che continueranno a salire nelle prossime settimane, in concomitanza con l’aumento della domanda turistica. Questa situazione ha portato il 49% degli italiani a rinunciare completamente alle vacanze a causa dei costi elevati. Il Codacons ha definito questa situazione una vera e propria stangata estiva per le famiglie italiane, costrette a rivedere le loro scelte di viaggio.
Le difficoltà economiche legate ai costi delle vacanze estive sollevano interrogativi sul futuro del turismo in Italia. Con una parte significativa della popolazione che si astiene dal viaggiare, il settore potrebbe affrontare sfide considerevoli nel mantenere la propria vitalità e attrattiva. Le conseguenze di queste tendenze potrebbero avere ripercussioni a lungo termine, influenzando non solo le scelte dei turisti, ma anche l’intera economia turistica nazionale.