Paola Cortellesi parla del suo nuovo film a Rondine e dell’amicizia oltre i conflitti.

"Paola Cortellesi discute il suo nuovo film 'Rondine' e il tema dell'amicizia oltre i conflitti."
Paola Cortellesi discute il suo nuovo film a Rondine, esplorando il tema dell'amicizia che supera i conflitti nel 2025

Durante la seconda giornata del YouTopic Fest, svoltosi a Rondine, Paola Cortellesi ha affascinato il pubblico presente, composto da giovani, giornalisti, attivisti e accademici. Questo festival, dedicato all’immaginazione della pace in Medio Oriente, ha offerto importanti spunti di riflessione su tematiche fondamentali, come il ruolo delle nuove generazioni e l’importanza di un giornalismo responsabile. Tra i momenti più toccanti, le cerimonie simboliche al Giardino dei Giusti e l’Expo dell’innovazione sociale hanno catturato l’attenzione di tutti, creando un’atmosfera di condivisione e dialogo.

Riflessioni sull’amicizia e la guerra

Nel corso del suo intervento, Paola ha condiviso una riflessione profonda: “Mi avete fatto capire qui che grazie allamicizia si può superare anche il trauma della guerra.” La sua curiosità l’ha portata a interrogarsi su come i nemici possano diventare amici, un tema che ha stimolato un vivace dibattito con il pubblico. L’attrice ha anche affrontato il delicato tema della violenza sulle donne, evidenziando l’importanza di educare le giovani generazioni: “Da mamma, cerco di mettere in guardia le giovani donne rispetto al controllo e al possesso che alcuni uomini esercitano. Non possiamo chiamarlo amore, anche se a volte può sembrare un segno di grande interesse.”

Educazione e rispetto nelle scuole

Cortellesi ha sottolineato come la violenza di genere sia un problema culturale e non un retaggio del passato. Ha espresso la necessità di un’educazione al rispetto e all’affettività nelle scuole, un tema che la Cittadella della Pace sta affrontando attraverso il Metodo nelle Sezioni Rondine, attualmente implementato in 32 scuole italiane e in fase di espansione. “Se qui i ragazzi di paesi nemici possono stare insieme, allora anche due persone dopo una storia d’amore possono farlo,” ha affermato, evidenziando l’importanza della quotidianità nel superare i conflitti.

Curiosità e progetti futuri

Cortellesi ha anche espresso il desiderio di osservare da vicino la vita dei ragazzi di Rondine, descrivendo l’esperienza come “straordinaria” e capace di alimentare la sua curiosità. “Vorrei nascondermi qui, trasformarmi in una mosca e vedere cosa succede tra i ragazzi di Rondine. È un’esperienza che mi permette di invecchiare bene,” ha detto con un sorriso.

Infine, l’attrice ha accennato al suo prossimo progetto cinematografico, senza rivelare dettagli, ma scherzando sulla possibilità di un terzo o quarto film ambientato a Rondine. “Chissà? Non seguo formule, inseguo l’urgenza di quello che sento. Luoghi come questi stimolano la curiosità e l’interesse per il genere umano,” ha concluso.

Il potere del cinema

In questo incontro, Paola Cortellesi ha dimostrato come l’arte e il cinema possano trasformare il dolore e la memoria in strumenti educativi, capaci di generare consapevolezza e cambiamento. Un evento che ha messo in luce il potere del cinema nel restituire umanità al conflitto, lasciando un segno profondo nei cuori di chi ha partecipato.

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