Il caso del cardinale Angelo Becciu continua a sollevare interrogativi e discussioni all’interno del Vaticano, soprattutto dopo la sua condanna in primo grado per peculato e truffa. La sua eventuale esclusione dal Conclave, che si svolgerà per eleggere il successore di Papa Francesco, è al centro di un acceso dibattito. Le congregazioni generali dei cardinali saranno chiamate a prendere una decisione, ma emergono dettagli intriganti: due lettere firmate da Bergoglio potrebbero impedire a Becciu di partecipare.
Il caso del cardinale Becciu
Dopo i funerali di Papa Francesco del 26 aprile, sono iniziati i novendiali, un periodo di nove giorni dedicato al lutto e alla preghiera. Durante questo tempo, i cardinali si riuniranno per stabilire la data di inizio del Conclave, previsto tra il 5 e il 10 maggio. Tuttavia, resta da chiarire un punto cruciale: la partecipazione di Becciu al Conclave, dopo essere stato condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere.
Nel 2020, a seguito dell’inchiesta che lo ha coinvolto, Papa Francesco aveva chiesto a Becciu di rinunciare a tutti i diritti legati al suo cardinalato, pur mantenendo il titolo. Nonostante ciò, Becciu ha ripreso a partecipare a eventi pubblici in Vaticano dal 2022, su invito del Pontefice, inclusi i funerali del 26 aprile.
Negli ultimi giorni, il cardinale sardo ha affermato di avere il diritto di partecipare al Conclave, sottolineando l’assenza di una “esplicita volontà” di escluderlo. La sua posizione è chiara: si sente legittimato a prendere parte a questo importante evento ecclesiale.
Le lettere di Papa Francesco
Recentemente, sono emerse due lettere firmate da Papa Francesco che potrebbero escludere Becciu dal Conclave. Una di queste risale al 2023, mentre l’altra è stata redatta lo scorso marzo, durante il ricovero del Pontefice al Gemelli. Secondo quanto riportato da Giovanni Maria Vian, ex direttore dell’Osservatore Romano, queste lettere, firmate solo con una “F”, sono state mostrate a Becciu dal cardinale Pietro Parolin.
Sebbene non esista un decreto papale che vieti esplicitamente a Becciu di partecipare al Conclave, il contenuto di queste lettere esprime chiaramente la volontà del Papa. Tuttavia, rimane un interrogativo sul loro valore giuridico: possono realmente impedire a un cardinale di entrare nel Conclave?
Possibili sviluppi futuri
Francesco Clementi, giurista dell’Università La Sapienza di Roma, ha dichiarato che sarà la segreteria di Stato a stabilire se le lettere rappresentano un atto giuridicamente valido. In questi giorni, esperti di diritto canonico stanno lavorando per chiarire la situazione.
La decisione finale spetterà ai cardinali, che si riuniranno in una delle prossime congregazioni per votare sull’esclusione di Becciu. Questa questione è particolarmente delicata, poiché non riguarda solo il prossimo Conclave, ma potrebbe stabilire un precedente significativo per il futuro della Chiesa. Escludere un cardinale sulla base di una condanna di un tribunale civile potrebbe avere ripercussioni di vasta portata, cambiando il modo in cui vengono gestite simili situazioni in futuro.