L’aeroporto di Bergamo Orio al Serio si trova in un momento di grande tensione, segnato da conflitti tra la società di gestione, Sacbo, e il suo principale vettore aereo, Ryanair. Con un calo del traffico passeggeri nel primo semestre del 2025, le dinamiche economiche e le politiche di incentivazione stanno influenzando profondamente il rapporto tra queste due entità. Questa situazione delicata potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro dello scalo, un attore chiave nel panorama aeroportuale italiano.
Traffico passeggeri: un calo che preoccupa
Nel primo semestre del 2025, il traffico passeggeri all’aeroporto di Bergamo ha registrato una flessione del 4% rispetto all’anno precedente, un dato vicino alla previsione di budget di -4,5%. Sebbene questa diminuzione sia preoccupante, è stata attenuata da un miglioramento di circa un punto percentuale rispetto alle stime iniziali. Il 2024 era stato un anno record per lo scalo, segnando un trend di crescita che ora sembra essersi interrotto.
Sacbo ha affermato che i risultati attuali confermano la validità della strategia adottata, nonostante il contesto di saturazione e concorrenza nel settore aereo europeo. Per sostenere la crescita futura, la società sta portando avanti un importante progetto di adeguamento infrastrutturale, previsto per la fine di novembre 2025. Questo intervento, sostenuto anche da Ryanair, è destinato a garantire l’efficienza operativa dell’aeroporto e a rispondere a una domanda in crescita, sebbene si stia affrontando un rallentamento temporaneo.
La flessione del traffico passeggeri è quindi più attribuibile a dinamiche di mercato piuttosto che a problematiche interne, rappresentando una crescita meno stabile rispetto agli anni precedenti, ma comunque in linea con le aspettative di Sacbo. La gestione di questo periodo è cruciale per il futuro dello scalo, che deve rafforzare la propria posizione nel trasporto aereo italiano.
Incentivi economici: un nodo da sciogliere
La questione degli incentivi economici è uno dei punti più controversi nel rapporto tra Sacbo e Ryanair. Negli ultimi anni, la società di gestione ha investito ingenti somme per attrarre e mantenere la compagnia irlandese come principale operatore dello scalo. Tra il 2009 e il 2024, sono stati destinati oltre mezzo miliardo di euro in incentivi, di cui circa 400 milioni esclusivamente a Ryanair.
Attualmente, gli incentivi sono calcolati per passeggero in partenza e ammontano a circa otto euro ciascuno. Tuttavia, Sacbo ha espresso la necessità di ridurre questa cifra per garantire una gestione più sostenibile dal punto di vista economico. Dall’altra parte, Ryanair ha richiesto la conferma del mantenimento degli attuali livelli di incentivi come condizione per continuare e ampliare la propria offerta presso l’aeroporto.
Questa divergenza ha portato a un vero e proprio stallo nelle trattative commerciali, con ripercussioni sul piano operativo. Ryanair ha avvertito che una riduzione dei finanziamenti potrebbe comportare un taglio dell’offerta di voli a Bergamo, come già accaduto nel 2025, quando si è registrata una contrazione del 5%. La disputa rischia di compromettere la stabilità che ha permesso a Bergamo di mantenere una posizione di rilievo tra gli aeroporti italiani, specialmente nel settore low cost.
Il dialogo tra le due parti rimane aperto, con Sacbo che cerca di bilanciare i costi di gestione e Ryanair che punta a preservare il proprio spazio operativo. La risoluzione di questa questione sarà fondamentale per delineare il futuro dello scalo.
Ryanair e la competizione europea: sfide in vista
Ryanair si trova ad affrontare un contesto operativo complesso, in particolare a causa della limitata disponibilità di aeromobili da parte di Boeing, che ha ostacolato l’espansione della compagnia come previsto. Questa situazione ha avuto un impatto diretto sulle frequenze di volo a Bergamo, con una riduzione stimata del 5%.
Inoltre, la compagnia ha segnalato un aumento della concorrenza a livello europeo, con diversi aeroporti che hanno subito penalizzazioni a causa della mancanza di incremento della capacità da parte di altri vettori. Questa competizione crescente per i posti disponibili ha generato tensioni sulle rotte, in particolare quelle low cost, creando un terreno di scontro per mantenere livelli di offerta e prezzi competitivi.
Nonostante le difficoltà, Ryanair continua a mantenere una forte collaborazione con Sacbo, che definisce “eccellente e duratura”. Questa partnership è stata cruciale per portare Bergamo al terzo posto in Italia per traffico passeggeri. L’impegno comune di consolidare accordi pluriennali è volto a garantire sviluppi futuri, ma le sfide nel bilanciare la crescita della domanda con la capacità operativa limitata sono evidenti.
Pertanto, Ryanair rimane un attore strategico per lo scalo, e il mantenimento del rapporto di partnership sarà uno degli aspetti su cui Sacbo si concentrerà per stabilire la direzione nei prossimi anni.
Strategie per il futuro dell’aeroporto di Bergamo
Oggi, Bergamo Orio al Serio si afferma come uno dei principali aeroporti italiani per traffico passeggeri, grazie soprattutto al supporto di Ryanair e al segmento low cost. Consolidare la crescita del 2024 e gestire il calo del 2025 richiede un approccio strategico che affronti spinte contrastanti: da un lato, un’infrastruttura aeroportuale in fase di miglioramento; dall’altro, pressioni economiche e competitive che limitano il potenziale sviluppo.
Il completamento delle opere infrastrutturali entro la fine di novembre 2025 è cruciale per supportare una nuova fase di crescita. Tuttavia, il ridimensionamento degli incentivi e la diminuzione della capacità di volo costringono Sacbo a rivedere i propri piani, cercando di bilanciare le esigenze finanziarie con l’attrattività dello scalo.
Il confronto con Ryanair, vettore di riferimento, appare quindi fondamentale per definire eventuali cambiamenti nel ruolo dell’aeroporto nel mercato italiano e europeo. Le mosse di Ryanair riguardo alla disponibilità di aeromobili e alla competizione contribuiscono a creare un contesto a volte instabile.
In questo scenario, l’esito delle trattative non solo determinerà l’assetto commerciale e operativo a Bergamo, ma influenzerà anche la capacità dello scalo di mantenere o migliorare la propria posizione nel panorama nazionale. Sarà interessante seguire i prossimi sviluppi tra Sacbo e Ryanair nella ricerca di un equilibrio produttivo e sostenibile.
La situazione a Bergamo rappresenta un caso emblematico delle sfide attuali che coinvolgono gli aeroporti europei in crescita e i grandi vettori low cost. La partita tra gestione aeroportuale e compagnie aeree rimane aperta e decisiva per il futuro del sistema aeroportuale italiano.