Scarlett Johansson: “Avengers: Endgame meritava l’Oscar come Miglior film”

ALT: Scarlett Johansson sostiene che "Avengers: Endgame" avrebbe dovuto vincere l'Oscar come Miglior film, evidenziando il suo impatto nel cinema.
scarlett johansson sostiene che avengers: endgame avrebbe dovuto vincere l'oscar come miglior film, sottolineando l'impatto culturale e il successo della pellicola nel 2025

Di recente, il dibattito sul riconoscimento di opere cinematografiche significative da parte dell’Academy ha preso piede, grazie alle dichiarazioni di Scarlett Johansson, l’iconica interprete di Vedova Nera. Johansson ha manifestato il suo disappunto per l’assenza di Avengers: Endgame dalla lista dei film candidati agli Oscar. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, in concomitanza con il suo debutto alla regia con il film Eleanor the Great, ha sottolineato come un’opera di tale portata, capace di incassare quasi 2,8 miliardi di dollari, possa essere trascurata dalla giuria prestigiosa.

Un successo ignorato

La questione diventa ancor più sorprendente se si considera il contesto in cui Avengers: Endgame è stato realizzato. Diretto dai fratelli Russo, il film ha segnato un traguardo per il Marvel Cinematic Universe, un crescendo di successi che ha caratterizzato la saga dal 2008 al 2019. Tuttavia, dal 2020 in poi, il panorama è cambiato drasticamente, complicato da eventi esterni come la scomparsa di Chadwick Boseman e le controversie legali che hanno coinvolto Jonathan Majors. Questi fattori hanno contribuito a un generale senso di confusione e disorientamento all’interno dei Marvel Studios.

Johansson ha evidenziato che, nonostante il film avesse tutte le carte in regola per essere considerato un capolavoro, l’Academy sembra averlo relegato a un ruolo di “pellicola non grata”. “Era un film impossibile, che non avrebbe dovuto funzionare, ma in realtà funziona davvero”, ha dichiarato l’attrice, sottolineando come il successo commerciale non dovrebbe essere un ostacolo per ottenere riconoscimenti di prestigio.

Il ruolo dell’academy

Storicamente, l’Academy ha mostrato una certa reticenza nel premiare film che riscuotono il favore del grande pubblico. Johansson ha ragione nel sostenere che gli Oscar non dovrebbero ignorare opere solo perché sono popolari. Infatti, la composizione e i criteri di selezione dell’Academy sono cambiati, ora sembrano privilegiare opere d’autore a scapito di blockbuster di successo. Questo trend è preoccupante, soprattutto in un momento in cui il cinema deve affrontare sfide senza precedenti, come la concorrenza di altre forme di intrattenimento.

Negli ultimi anni, i film premiati hanno spesso ricevuto riconoscimenti anche nei festival di Venezia e Cannes, creando un circolo vizioso che esclude opere di grande impatto commerciale. Di conseguenza, film che attirano il pubblico, come Avengers: Endgame, vengono snobbati, mentre opere meno viste ma artisticamente apprezzate ricevono la gloria.

Una visione limitata

L’Academy ha già dimostrato di saper riconoscere opere di grande impatto, come nel caso della Trilogia del Signore degli Anelli, che ha ricevuto un riconoscimento senza precedenti. Tuttavia, oggi il panorama è cambiato. L’interesse del pubblico è diventato molto più frammentato, e i film che riescono a catturare l’attenzione di un vasto pubblico vengono spesso trascurati. Questo è particolarmente evidente nel contesto post-pandemia, dove i blockbuster hanno svolto un ruolo cruciale nel mantenere vive le sale cinematografiche.

Ignorare film come Avengers: Endgame è quindi una mossa miope, che non tiene conto dell’importanza di questi lavori per il settore. Pellicole come Top Gun: Maverick, Avatar 2 e Barbie hanno contribuito a mantenere viva l’industria cinematografica in un periodo difficile, eppure sono state anch’esse escluse da riconoscimenti significativi.

In un’epoca in cui il cinema deve affrontare sfide senza precedenti, sarebbe opportuno che l’Academy riconoscesse l’importanza sia artistica che commerciale di opere come Avengers: Endgame. Ignorare un film che ha segnato un’epoca e ha unito milioni di spettatori non è solo un errore, ma un segnale di una visione ristretta che potrebbe avere conseguenze durature per il futuro del cinema.

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