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TCL CSOT, la divisione di TCL specializzata nella tecnologia dei display, si appresta a fare un annuncio che potrebbe cambiare le regole del gioco nel settore. Durante il Seoul Display Business Forum, Zhou Mingzhong, un dirigente di spicco dell’azienda, ha svelato che a settembre 2025, o al più tardi entro la fine dell’anno, verrà presentato un ambizioso piano di investimento per la produzione di display OLED stampati a getto d’inchiostro, attraverso un processo noto come “Gen 8“. Questa tecnologia, attesa da tempo, ha il potenziale per rivoluzionare la realizzazione dei display, portando a risultati senza precedenti.
Un nuovo orizzonte per i display OLED
TCL CSOT ha già compiuto notevoli passi avanti nel campo della tecnologia IJP-OLED (InkJet-Printed OLED), dimostrando la sua prontezza per l’uso industriale. La risoluzione dei pannelli ha superato i 350 pixel per pollice, un traguardo fondamentale per dispositivi come smartphone e tablet, che fino ad ora si sono affidati quasi esclusivamente alla tradizionale tecnica FMM (Fine Metal Mask). Inoltre, la durata dei sub-pixel blu, storicamente un punto debole degli OLED, è prevista raggiungere le 400 ore entro il 2026, un miglioramento significativo rispetto ai dati del 2020.
In aggiunta, TCL è riuscita a uniformare le dimensioni dei sub-pixel rosso, verde e blu, eliminando le asimmetrie che caratterizzano gli OLED tradizionali FMM. Questo progresso ha portato a un incremento della qualità, con parametri ora tre volte superiori rispetto ai pannelli OLED FMM, traducendosi in vantaggi tangibili in termini di luminosità, efficienza energetica e durata complessiva del display.
Prototipi e innovazione
Un altro aspetto interessante è che TCL ha già presentato una serie di prototipi basati sulla tecnologia inkjet, dimostrando la versatilità di questa soluzione. Tra i modelli mostrati ci sono display per smartphone da 6,5 pollici con una densità di 325 PPI, laptop da 14 pollici con risoluzione 2,8K e 243 PPI, monitor da 27 pollici con risoluzione 4K e 163 PPI, e TV da 65 pollici con risoluzione 8K e 136 PPI. Questi esempi evidenziano chiaramente la scalabilità della tecnologia IJP-OLED.
Attualmente, TCL CSOT gestisce una linea IJP-OLED Gen 5.5 a Wuhan, conosciuta come T5, dove ha già prodotto display specializzati, come un modello da 21,6 pollici destinato all’uso medicale, realizzato a fine 2024. Tuttavia, questi dispositivi sono ancora di nicchia e prodotti in quantità limitate. Il vero cambiamento avverrà con il T8 Project, il nuovo impianto Gen 8, che promette capacità produttive su scala molto più ampia.
Una scommessa rischiosa ma potenzialmente redditizia
Con l’introduzione della tecnologia IJP-OLED, TCL punta a differenziarsi dai suoi concorrenti coreani, che continuano a investire in tecnologie come OMM (Open Metal Mask) e la già citata FMM. Questa scommessa, sebbene rischiosa, potrebbe portare a ricompense elevate. La stampa diretta dei materiali emissivi non solo riduce gli sprechi, ma elimina anche la necessità di maschere, che sono complesse e costose da produrre. Inoltre, questa innovazione promette una maggiore modularità nella produzione, un aspetto cruciale per rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione.
TCL CSOT si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia dei display OLED, con l’auspicio che il suo piano di investimento possa portare a risultati straordinari e a una nuova era di innovazione nel settore.