Il ritrovamento del cellulare di Ilaria Sula, la studentessa di 22 anni tragicamente uccisa a Roma il 26 marzo, segna un importante sviluppo nelle indagini su questo caso inquietante. Il dispositivo è stato scoperto nell’abitazione di Mark Samson, ex fidanzato della vittima, situata in via Homs, nel quartiere africano, dove si è verificato il delitto. Le informazioni fornite dallo stesso Samson, assistito dagli avvocati Fabrizio Gallo e Alessandro Pillitu, si sono rivelate fondamentali per localizzare il telefono.
Ritrovato il cellulare di Ilaria Sula
Grazie all’operato della Squadra Mobile, il cellulare è stato sequestrato, rappresentando un elemento potenzialmente cruciale per fare luce sull’omicidio di Ilaria. I pubblici ministeri di piazzale Clodio non si limitano ad accusare Samson di omicidio, ma anche di occultamento di cadavere. È stata già disposta una copia forense del dispositivo per analizzarne il contenuto, un passo che potrebbe rivelare dettagli inediti sulla dinamica dei fatti.
La testimonianza della madre di Mark Samson
Nei giorni scorsi, la madre di Mark ha fornito dichiarazioni che potrebbero aiutare gli inquirenti a comprendere meglio quanto accaduto il giorno dell’omicidio. Secondo il suo racconto, non sarebbe entrata nella stanza dove si trovavano il figlio e Ilaria, poiché Mark le avrebbe chiesto di non farlo. Successivamente, il giovane sarebbe tornato da lei chiedendo se avessero una valigia grande.
La madre ha descritto di averle indicato dove si trovava la valigia e di averlo visto prenderla. Poco dopo, mentre si trovava in cucina, Mark è tornato con un’altra busta in mano e le ha chiesto un abbraccio, un gesto che ha profondamente colpito la donna. Ha anche rivelato che il figlio non ha voluto avvisare il padre, descrivendo Mark come “un demonio” in quel momento, esprimendo il timore che potesse farle del male.
La discussione prima dell’omicidio
La madre di Samson, attualmente indagata per concorso in occultamento di cadavere, ha riferito agli investigatori di aver sentito il figlio e Ilaria discutere animatamente la mattina del delitto. Questa conversazione assume ora un’importanza cruciale per ricostruire gli eventi che hanno portato alla morte della giovane.
Dopo l’omicidio, il corpo di Ilaria è stato rinchiuso in una valigia che Samson ha poi abbandonato in un dirupo nella zona di Capranica Prenestina, a circa 40 km da Roma. Questo particolare, insieme al ritrovamento del cellulare, potrebbe fornire agli inquirenti ulteriori indizi per chiarire la dinamica di un crimine che ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla violenza di genere.
Alessandro Moretti