Il 5 maggio 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato un piano audace che ha scosso profondamente il settore cinematografico e giuridico del paese. In un post su Truth Social, Trump ha annunciato la sua intenzione di introdurre dazi del 100% sui film prodotti all’estero e distribuiti negli Stati Uniti, affermando che questa misura è fondamentale per proteggere l’industria cinematografica americana, attualmente in crisi.
La difesa dell’industria cinematografica americana
Trump ha manifestato la sua preoccupazione per il crescente numero di registi e studi cinematografici che si spostano all’estero, attratti da incentivi economici offerti da altri paesi. “L’industria cinematografica americana sta morendo molto velocemente”, ha dichiarato, evidenziando come Hollywood e altre aree siano “devastate” da questa situazione. Secondo il presidente, ciò rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale, poiché altre nazioni cercano di minare la posizione degli Stati Uniti nel settore dell’intrattenimento.
“Pertanto, autorizzo il Dipartimento del Commercio e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti a iniziare immediatamente il processo per istituire dazi del 100% su tutti i film che arrivano nel nostro Paese e sono prodotti in paesi stranieri. VOGLIAMO FILM REALIZZATI IN AMERICA, DI NUOVO!”, ha concluso Trump, lasciando intendere che la sua amministrazione è determinata a riportare la produzione cinematografica negli Stati Uniti.
Riapertura di Alcatraz: un simbolo di giustizia
Non solo cinema, ma anche giustizia. Nello stesso giorno, Trump ha ordinato la riapertura di Alcatraz, il celebre carcere situato su un’isola al largo della costa della California, chiuso nel 1963. In un post su Truth, il presidente ha affermato: “Quando eravamo una nazione più seria, in passato, non esitavamo a rinchiudere i criminali più pericolosi e a tenerli lontano da chiunque a cui potessero fare del male. È così che dovrebbe essere”.
Il piano di Trump prevede che il Bureau of Prisons, insieme al Dipartimento di Giustizia, all’FBI e al Dipartimento per la Sicurezza Interna, collabori per riaprire Alcatraz, ampliandolo e ricostruendolo per ospitare i criminali più violenti d’America. “La riapertura di ALCATRAZ sarà un simbolo di Legge, Ordine e GIUSTIZIA“, ha dichiarato, sottolineando la sua visione di un sistema penale più rigoroso.
Reazioni e implicazioni
Queste dichiarazioni hanno generato reazioni contrastanti. Mentre alcuni sostengono l’iniziativa di Trump di proteggere l’industria cinematografica e di ripristinare un senso di sicurezza, altri criticano l’approccio radicale e le possibili conseguenze economiche di tali misure. I dazi sui film potrebbero influenzare non solo i produttori esteri, ma anche i consumatori americani, che potrebbero affrontare un aumento dei prezzi per i film importati.
In un contesto più ampio, la riapertura di Alcatraz come carcere potrebbe riaccendere il dibattito sulla giustizia penale negli Stati Uniti, portando a una riflessione su come il paese gestisce la criminalità e la riabilitazione dei detenuti.
Con queste iniziative, Trump sembra voler segnare un ritorno a politiche più nazionaliste e punitive, cercando di rispondere alle preoccupazioni di una parte significativa dell’elettorato americano. Sarà interessante osservare come queste decisioni influenzeranno il panorama politico e sociale negli Stati Uniti nei prossimi mesi.