Un testimone rivela a Le Iene dettagli su Stefania Cappa nel caso di Garlasco

"Testimone svela dettagli su Stefania Cappa nel caso di Garlasco a Le Iene"
"Dettagli inediti sul caso di Garlasco: un testimone parla di Stefania Cappa a Le Iene nel 2025."

Si prosegue nell’intricato mistero del delitto di Garlasco, un caso che ha scosso profondamente l’Italia e che nel 2025 continua a riservare sorprese. Le indagini si stanno attualmente focalizzando su un canale a Tromello, dove gli investigatori sperano di rinvenire l’arma del delitto, l’orrendo strumento con cui è stata assassinata Chiara Poggi. Proprio in questa località, dietro una vecchia casa di corte appartenente alla famiglia delle gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine della vittima, i vigili del fuoco sono impegnati in operazioni di dragaggio.

Le Iene, cosa ha detto il super testimone su Stefania Cappa

Recentemente, la trasmissione Le Iene ha rivelato le dichiarazioni di un presunto super testimone, il quale afferma di aver visto Stefania Cappa la mattina dell’omicidio mentre maneggiava un attizzatoio da camino, un oggetto potenzialmente cruciale per le indagini. Questa testimonianza ha riacceso interrogativi e ha spinto le autorità a intensificare le ricerche nel canale, dove si sospetta che l’arma possa essere stata gettata.

Chiara Poggi, il fotomontaggio con le gemelle Cappa

La casa di corte della famiglia Cappa, attualmente disabitata, si trova a breve distanza da Garlasco. Qui, nel canale quasi prosciugato, si sta cercando di rintracciare l’arma del delitto. Secondo quanto riportato dal testimone a Le Iene, Stefania avrebbe gettato nel canale quello che potrebbe essere l’attizzatoio utilizzato per colpire Chiara. I vigili del fuoco, nel tentativo di fare chiarezza su questa inquietante vicenda, stanno setacciando il fondale della roggia.

Delitto di Garlasco, la nuova testimonianza coincide con quella di Muschitta

Al momento del delitto, Cesare Cappa, il fratello maggiore delle gemelle, si trovava in vacanza in Croazia, mentre Paola e Stefania erano in Italia. Dopo l’omicidio, i media si sono concentrati su di loro, tanto da appendere al cancello della villetta dei Poggi una foto photoshoppata che le ritraeva insieme a Chiara, cercando di suggerire un legame più stretto di quanto fosse in realtà. I testimoni dell’epoca raccontano che, sebbene le gemelle avessero cercato di avvicinarsi a Chiara nelle settimane precedenti alla sua morte, non erano particolarmente legate a lei.

In un contesto già drammatico, Paola Cappa aveva subito un incidente in bicicletta e si era trovata costretta a usare le stampelle. Solo due giorni prima del femminicidio, aveva tentato il suicidio. In quel periodo, Stefania aveva iniziato a frequentare più assiduamente la casa di Chiara, raggiungendola in bicicletta e trascorrendo del tempo con lei.

La madre di Chiara Poggi: le dichiarazioni sull’arma del delitto

La testimonianza fornita a Le Iene presenta sorprendenti affinità con quanto dichiarato in passato da Marco De Montis Muschitta, un dipendente dell’Asm che si trovava a Garlasco per un’ispezione. Muschitta, a fine settembre, raccontò di aver visto Stefania Cappa in sella a una bicicletta nera, con un attizzatoio in mano. Tuttavia, dopo aver rilasciato un verbale di cinque ore, ritrattò le sue dichiarazioni.

È fondamentale sottolineare che, al momento, Stefania Cappa non è sotto inchiesta, così come non lo era all’epoca del delitto. Durante le indagini, aveva dichiarato di aver trascorso la mattina a studiare a casa, prima di recarsi in piscina con un amico.

In un’intervista, Rita Poggi, madre di Chiara, ha dichiarato: “Tutti gli attrezzi del camino ci sono ancora. L’attizzatoio che avevamo allora c’è ancora adesso.” Queste parole evidenziano la continua ricerca della verità sull’arma utilizzata per uccidere sua figlia, un elemento che rimane al centro delle indagini e delle speculazioni. La ricerca dell’arma del delitto continua a essere un tema caldo, mentre il caso di Garlasco continua a tenere con il fiato sospeso l’opinione pubblica.

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