"Ursula von der Leyen in Scozia per trattative con Trump su riduzione dazi al 15%"
Ursula von der Leyen incontra Trump in Scozia per discutere la riduzione dei dazi al 15% nel 2025

Ursula von der Leyen in Scozia cerca un accordo con Trump per ridurre i dazi al 15%

Cresce l’attesa per un incontro decisivo che avrà luogo in Scozia il 5 agosto 2025. In questa occasione, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si confronterà con l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L’obiettivo principale di questo incontro è raggiungere un accordo sui dazi doganali, in particolare per evitare l’entrata in vigore di nuove tariffe fissate al 30% a partire dal primo agosto. L’Unione Europea mira a proporre una tariffa ridotta al 15% e, per facilitare questo accordo, Bruxelles è disposta a sospendere temporaneamente l’implementazione di una controversa digital tax.

Posizione dell’unione europea

Malgrado i tentativi di negoziazione, l’Unione Europea mantiene una posizione ferma sulla sua legislazione. Questa normativa prevede regole più rigorose per la gestione dei contenuti, la trasparenza e la concorrenza, aspetti che l’amministrazione Trump ha sempre considerato problematici. La Commissione Europea ha richiesto esenzioni per settori strategici, tra cui i farmaci, i macchinari, gli aerei e le bevande alcoliche. Inoltre, è stata proposta una riduzione dei dazi sull’export di automobili, attualmente fissati al 25%. Per quanto riguarda i dazi su alluminio e acciaio, si prevede che rimangano al 50%, ma con l’introduzione di quote agevolate per incentivare il commercio.

Possibilità di accordo

Tuttavia, la conclusione di un accordo non è affatto garantita. Donald Trump ha stimato le probabilità di successo intorno al 50%, mentre l’Unione Europea ha già predisposto un piano di contromisure del valore di 93 miliardi di euro, da attuare nel caso in cui non si raggiunga un’intesa. Queste misure potrebbero entrare in vigore già il 7 agosto 2025. Inoltre, rimane in standby l’opzione di adottare misure più drastiche, come l’imposizione di dazi su servizi finanziari e digitali, oltre a restrizioni sugli appalti pubblici statunitensi in Europa. La situazione si presenta quindi tesa, con entrambe le parti pronte a giocare le loro carte in un contesto economico globale sempre più complesso.